Le origini del bisonte: dall’America a Panicale, la storia del bisonte italiano

Il bisonte è uno degli animali più iconici della megafauna, noto oggi soprattutto nella sua variante americana. Ma la storia del bisonte è molto più antica, profonda e... anche italiana. In questa pagina scoprirai l’evoluzione del bisonte, le sue differenze con il bisonte europeo, e soprattutto l’incredibile scoperta dei resti fossili del bisonte italiano in Umbria, oggi custoditi presso il Museo Paleontologico di Pietrafitta.

Quando si parla di questo splendido bovide si pensa alle terre oltre oceano, a quelle immense praterie del Nord America attraverso le quali i bisonti correvano senza sosta nei film americani; invece, la storia reale è ben diversa. 

Se a molti sono note le pitture rupestri di Altamira in Spagna, presso quella grotta definita come la “Cappella Sistina della Preistoria”, in pochi conoscono la storia del Ciottolo di Lustignano – una pietra levigata di 15.000 anni fa con inciso un bisonte (oggi visibile all’interno del Museo Archeologico del Territorio di Populonia a Piombino) e ancora in meno sanno che, tra il 2011 e il 2013, proprio a Corciano, in provincia di Perugia – a pochi chilometri dal nostro allevamento – sono stati rinvenuti reperti fossili dell’età pleistocenica, appartenuti a mammuth, ippopotami, cervidi, bisonti ed equidi.

 Maschio di Bisonte in primo piano, foto nell'allevamento, sullo sfondo altri due bisonti

 

Il Bison Priscus: Il gigante del Pleistocene

Il capostipite più noto è il Bison priscus, una specie che popolò vaste aree dell’Eurasia e del Nord America durante tutto il Pleistocene. Questo bisonte preistorico fu in grado di adattarsi a condizioni ambientali molto variabili, comprese le oscillazioni climatiche tra glaciazioni e interglaciali.

Tuttavia, la fine del Pleistocene segnò la sua scomparsa, probabilmente per una combinazione di fattori: l'espansione delle foreste, che ridusse le praterie dove il bisonte trovava nutrimento, e la crescente pressione della caccia da parte dell’uomo. Da questa linea evolutiva derivò una forma intermedia più piccola, il Bison priscus mediator, che fu il punto di partenza per l’evoluzione delle due specie moderne: il Bison bonasus (bisonte europeo) e il Bison bison (bisonte americano).

 

Il Bisonte Americano: simbolo delle grandi pianure

Il bisonte americano (Bison bison) è il discendente diretto del bisonte asiatico che, circa due milioni di anni fa, attraversò lo Stretto di Bering per raggiungere l’America del Nord. Qui si è evoluto in un animale perfettamente adattato alle grandi praterie nordamericane, divenendo un'icona della fauna selvatica degli Stati Uniti e del Canada.

Oggi, la carne di bisonte americano è molto apprezzata per il suo sapore intenso e per le sue qualità nutrizionali: ricca di proteine, povera di grassi e altamente digeribile.


Il Bisonte Europeo: sopravvissuto all'estinzione

Il bisonte europeo (Bison bonasus), invece, ha avuto una storia molto più travagliata. Un tempo diffuso in tutta l’Europa, il bisonte europeo fu progressivamente decimato dall’espansione dell’agricoltura, dalla crescita demografica umana e dalla caccia.

Nel XX secolo, sopravvivevano soltanto due popolazioni: una nel Caucaso e una nella foresta di Białowieża, in Polonia, dove i re polacchi ne avevano protetto la presenza. Purtroppo, durante la Prima guerra mondiale, entrambe le popolazioni furono sterminate. Solo grazie agli esemplari rimasti negli zoo europei, a partire dal 1952, è stato possibile avviare un programma di reintroduzione del bisonte.

Oggi il bisonte europeo è tornato a popolare nove nazioni europee, con una presenza che si estende dalla Germania alla Russia, passando per Polonia, Slovacchia, Lituania e altri Paesi dell’Est.

 

Le origini del bisonte in Italia: il ritrovamento in Umbria

Proprio in Umbria, a Pietrafitta, a pochi chilometri dal nostro allevamento, è stato scoperto uno dei più antichi esempi di bisonte mai rinvenuti in Europa: il Bison (Eobison) degiulii. Secondo un importante studio pubblicato nel 2023 su Quaternary Science Reviews, questi resti risalgono a circa 1,5 milioni di anni fa, in un periodo noto come Villafranchiano, parte iniziale del Pleistocene.

Gli esemplari ritrovati a Pietrafitta non appartengono al bisonte europeo moderno (Bison bonasus), ma a una forma arcaica del genere Bison, chiamata Eobison. Si tratta di un bisonte primitivo, più antico e differente sia dal bisonte europeo che da quello americano. Aveva dimensioni medio-grandi, corna più corte e robuste, arti relativamente snelli, e mostrava adattamenti a un ambiente misto di foreste e praterie, tipico del clima umido dell’Italia del primo Pleistocene.

Questa forma, secondo i paleontologi, rappresenta una fase evolutiva intermedia tra l’estinto Leptobos e le specie più recenti come il Bison priscus (bisonte delle steppe) e, in seguito, il Bison bonasus e il Bison bison. Il ritrovamento a Pietrafitta è oggi tra i più completi e rilevanti d’Europa per lo studio dell’evoluzione del bisonte.

I resti di questo antico bisonte italiano sono stati rinvenuti nelle ex miniere di lignite di Pietrafitta, vicino Panicale, all’interno di un deposito fossilifero eccezionalmente ricco. Gli scavi hanno restituito oltre 400 reperti fossili, inclusi crani, mandibole, denti e ossa degli arti, riferibili tutti a Bison (Eobison) degiulii.

Oggi questi fossili sono esposti presso il Museo Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta, e rappresentano una tappa fondamentale per comprendere la diffusione del bisonte in Europa.

Lo studio di questi resti dimostra che il genere Bison ha raggiunto l’Europa prima ancora di arrivare in Nord America, diffondendosi dall’Asia attraverso i Balcani e l’Italia. Il ritrovamento di Pietrafitta documenta una tappa evolutiva decisiva nella storia del bisonte e conferma l’Italia come una delle aree chiave per lo studio della fauna pleistocenica europea.

Un esemplare di Bisonte maschio di profilo


La carne di bisonte: una delle carni più pregiate al mondo

La presenza del bisonte è importante non solo per la biodiversità, ma anche per il valore gastronomico della carne di bisonte, considerata una delle più pregiate sul mercato. Ricca di proteine, povera di grassi e con un sapore intenso ma delicato, la carne di bisonte è perfetta per chi cerca un’alternativa sana e sostenibile alle carni tradizionali. 

I nostri bisonti, allevati vicino al lago Trasimeno, appartengono alla specie Bison Bison, legata a quel Bison Priscus già presente nel territorio migliaia di anni fa: una storia di resilienza che possiamo raccontare anche grazie al nostro progetto!